Tariffa mono oraria O a fasce col prezzo d’ingrosso?

La domanda è, per chi del settore, retorica.

Ma siccome i più, la maggior parte dei consumatori domestici di energia elettrica e pagatori di bollette salatissime, non sono del settore, vado a spiegare.

Prendete la vostra ultima bolletta, perché in essa dovrebbe (IN ITALIA E PER LE FATTURE ENERGETICHE SIC! IL CONDIZIONALE È D’OBBLIGO!) essere indicato chiaramente il vostro consumo annuo in F1, F2 e F3.

F1, F2 e F3 sono le fasce orarie settimanali nelle quali viene calcolato il prezzo all’ingrosso (variano in base alla maggiore o minore richiesta di energia in quelle precise fasce. In sostanza, anche in questo caso, incide il consumo energetico INDUSTRIALE che, come forse non tutti sanno, grava anche nei costi delle nostre bollette domestiche per altre voci, ma non è questo il dolente argomento di cui ci stiamo qui occupando).

Diciamo che, all’anno, consumiate 1200 KWh in F1, 1000 in F2 e 1000 in F3.
In totale parliamo di 3200 KWh/anno.
Se siete, per esempio, con una multiutility di quelle sfacciate, che vendono il KWh a 8,5 cent € a KWh in MONO ORARIA, avrete pagato in un anno E SOLO PER LA MATERIA ENERGIA, 3200 X 0,085 = 272€

Se, invece, siete con una compagnia che applica il PUN (il prezzo all’ingrosso) per fasce orarie (che è quella, l’unità di misura del mercato elettrico), avrete pagato (il prezzo d’ingrosso della borsa elettrica è pubblicato mensilmente, ma è ovviamente possibile calcolare la media, e qui vi mostro il resoconto dell’anno 2019) 1200 X 0,05819 + 1000 X 0,05733 + 1000 X 0,04547 ovvero 173€!

Sì, lo so, non ci si pensa parlando di … centesimi di €.

Tuttavia, siccome “è la somma che fa il totale” abbiamo appena scoperto che è meglio, molto meglio avere una/un consulente seria/o e affidabile, con una compagnia seria e affidabile, per cominciare a risparmiare ANCHE CON INVESTIMENTO ZERO.

Difatti, nel caso vi sia sfuggito, con la tariffa PUN a fasce, SI RISPARMIANO 272€ – 172,63€ = 99€! Come dicevo, senza aver investito in cent. bensì, semplicemente, avendo fatto due calcoli, in modo corretto.

E non abbiamo guardato agli altri costi in bolletta!

Ecco perché vi segnalo l’email consulentepef@gmail.com per richiedere consulenza gratuita, per avere informazioni e per poter passare – come me – a PEF POWER che, non solo applica il PUN a fasce, ma che effettua sconti in bolletta, capaci di farvela addirittura azzerare.

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Ancora senza il fotovoltaico???

Avrai, certamente, i tuoi buoni motivi.

E siccome, per esperienza professionale, sappiamo che facendo due conti mirati e contestualizzati molti, se non tutti, di quei tuoi buoni motivi svanirebbero per farti finalmente iniziare a risparmiare DENARO TUO e CO2 per tutti, eccoci qui.

  1. dobbiamo dare per scontato che tu abbia un tetto a disposizione esposto NON a nord e di dimensioni sufficienti ad ospitare almeno 10/12 pannelli.
  2. ipotizziamo anche i tuoi consumi annui perché è necessario DIMENSIONARE L’IMPIANTO sulla base delle tue necessità, e non sulla superficie disponibile e, di conseguenza, del vantaggio di chi ti vorrebbe vendere l’impianto 🙂

    Mi spiego: se a te, per le tua esigenze energetiche presenti e future, occorrono i KWh prodotti da un impianto da 3 KWp, che costa tot, ma sul tuo tetto ci stanno 5 KWp che costano 6.000€ in più rispetto al 3 KWp e ti propongono i 5 KWp, di chi sarà la convenienza, con l’installazione? Lo sai che tutto ciò che non AUTOCONSUMI viene immesso in rete? Che non ti rende nulla?

    Dunque, veniamo a i tuoi consumi e ipotizziamo che si aggirino sui 3.000 KWh/anno
  3. altro dato importante: quanto consumi (le tue abitudini di consumo) in F1, F2 ed F3?
F1 (ore di punta)lun-ven dalle 8.00 alle 19.00, escluse festività nazionali
F2 (ore intermedie)lun-ven dalle 7.00 alle 8.00 e dalle 19.00 alle 23.00, sabato dalle 7.00 alle 23.00, escluse festività nazionali
F3 (ore fuori punta)lun-sab dalle 23.00 alle 7.00 e la domenica e i festivi tutta la giornata
TABELLA orari tariffe energia elettrica F1 F2 F3

Il dato è importante, perché ci dice innanzitutto QUANTA ENERGIA AUTOPRODOTTA sei in grado di utilizzare senza immetterla in Rete (la fascia F1 è quella di maggior richiesta, sul mercato nazionale, perché attaccano a “ciucciare energia” le aziende!
Fortunatamente, la F1 è anche la fascia oraria nella quale IL SOLE produce di più!

Diciamo, allora, che tua abbia un consumo di 1.000 KWh/anno in F1, di 1.500 KWh/anno in F2 e 500 KWh/anno in F3 (trovi i TUOI dati sulla tua bolletta, solitamente in prima facciata).

Per produrre 1.000 KWh/anno in un’area geografica (da ciò dipende l’irraggiamento solare, naturalmente) emiliano romagnola, potrebbe essere sufficiente un impianto da un KWp

Ma sappiamo che non è praticamente possibile utilizzare tutto ciò che auto produciamo (produzione è variabile, consumo è variabile, il calcolo di produttività è attendibile, su MEDIA ANNUA). Sappiamo che – se siamo bravi e fortunati – arriviamo ad auto consumare in un anno il 50/60%. Quindi, per AVERE A DISPOSIZIONE quei 1.000 KWh/anno ci occorre un impianto doppio, quindi un 2 KWp.

4. Che intenzioni hai, da qui ai prossimi 10 anni? Ti piacerebbe anche ELIMINARE IL GAS? (Ottima idea!) Pensi che la famiglia si allargherà? Diminuirà perché i figli se ne andranno per la propria strada? Per quanto possibile, è opportuno farle queste considerazioni. Diciamo che, proprio perché intendi eliminare quanto prima l’uso costoso e pericoloso del gas, prevedi di passare il riscaldamento dell’ACS e il riscaldamento / raffrescamento a PDC (pompe di calore) e che potrebbe aumentare di 2.000 KWh/anno la tua esigenza.

5. FACCIAMO DUE CONTI
– tu spendi circa 1500€/anno di gas. Eliminarlo significa risparmiare (considerati anche gli inevitabili aumenti) nei prossimi 10 anni, almeno 20.000€.
– dei 5.000 KWh/anno che ti occorreranno (3.000 ora + 2.000 per l’eliminazione del gas) potresti – se installi il FV – risparmiarne almeno 2.500 KWh che, considerando anche in questo caso gli aumenti, per i prossimi 10 anni rappresenterebbero un risparmio di almeno 10.000€

  • previsione cautelativa di risparmio, per i prossimi 10 anni=30.000€
  • costo impianto FV per poter auto consumare 2.500 KWh/anno occorre un impianto che ne produca 4.300 (il 60% di 4.300 KWh è 2.580 KWh). Quindi con 3 KWp ci stiamo dentro. Un impianto di alto livello, con optimizer (poi ti spiegherò che vantaggi porta) può costare sui 9.000 €. La spesa (chiavi in mano con tutte le garanzie, preferiamo trattare solo soluzioni di questo tipo!) è soggetta a sgravio fiscale del 50%, perciò nei prossimi 10 anni ti darà un ulteriore risparmio di 450€/anno.
  • Se sei già cliente PEF POWER, grazie al premio fidelizzazione, ottieni anche LO SCONTO IN BOLLETA di 10€/mese per i prossimi 60 mesi (5 anni, per un totale di 600€)
  • LA SOMMATORIA:
    risparmio certo di 30.000€ +4.500€ + 600€ = 35.100€
    la spesa immediata: 9.000€ (finanziabili)
  • IL VANTAGGIO FINANZIARIO: 35.100€ – 9.000€ = 26.100€!
  • Se hai denaro disponibile, è chiaro che installare l’impianto rappresenta un grosso vantaggio (rendita altissima, non esiste alcun investimento che ti possa assicurare, per 9.000€ investiti, 26.100€ di interessi in 10 anni!)
  • Se non hai al momento denaro disponibile, siccome comunque riduci di 125€/mese (media) le spese, grazie all’eliminazione del gas, puoi valutare la possibilità di acquistare l’impianto FV con un finanziamento.

[per ora mi fermo qui! PS l’optimizer è straordinario per due principali motivi: 1) aumenta la produzione di KWh elinando il fenomeno del mismatch delle stringhe e 2) permette di monitorare la produzione e lo stato di performance di tutto l’impianto.]

L’optimizer migliore che ci sia: Tigo Energy, e le sue funzioni a display su di un piccolo impianto di soli 1,88 KWp
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Quanto ci fanno pagare per luce e gas?

Addì 11 dicembre 2019, ho appena “assistito” una amica che, siccome entra in un appartamento con un nuovo contratto d’affitto, ha dovuto suo malgrado sottoscrivere un contratto di fornitura acqua, luce e gas con una nota compagnia bolognese.

Quando vi raccontano che “hanno il prezzo più basso sul mercato” e poi, costretti dalla registrazione telefonica, vi dicono un po’ sbiasciugando che “l’offerta” per l’elettricità è di 0,0779 centesimi per KWh consumato IN QUALSIASI ORA DEL GIORNO, e che per il gas è di 0,299€ / smc, É PRATICAMENTE OVVIO che pensino di avere a che fare con persone che non hanno idea di cosa sia nemmeno lo standard metro cubo!

E pensare che – assurdo ma vero – nei casi come quello della mia amica, fare la voltura É LA SOLUZIONE PIÚ sbrigativa ed economica (!) per cambiare l’intestazione di un’utenza.

Sì, perché diversamente si sarebbe dovuto CHIUDERE il contratto in essere, intestato al proprietario (o precedente inquilino, è uguale) che era in fornitura con questa famosa compagnia bolognese – e riattivare i contatori (a questo punto con il fornitore migliore, che per noi è PEF POWER), ma ci sarebbero stati tempi più lunghi e OBOLI raddoppiati come il diritto del distributore ecc.

Chiudo questa comunicazione di servizio affermando che NON MI É STATO POSSIBILE SAPERE dall’operatrice telefonica a quanto ammonti il COSTO PER LA GESTIONE DEL CLIENTE che qualsiasi altro fornitore luce e gas si fa pagare.

L’operatrice ha tentato, di rispondermi. Ma o ci faceva o, più probabile, nemmeno lei era al corrente di cosa sia, e di chi gestisca, DISTRIBUZIONE e DISPACCIAMENTO, per esempio.

Comunque, attenderemo di ricevere il contratto per e-mail, aiuterò la mia amica a spulciare il suddetto per trovare (non è detto che ce la faremo, pazzesco!) quanto altro si fa pagare questa nota multi utility per gestire le utenze, poi appena possibile farà il passaggio con la compagnia con la quale sono io. Il che, mi darà anche uno sconto, nella mia bolletta!

Vi faccio un appello accorato: forse non siete preparate/i sulla filiera elettrica nazionale, sulla riforma delle tariffe elettriche e sui passaggi di legge che riguardano questo settore, ma di certo sapete riconoscere una persona onesta.

Ecco, quando vi capita di aver bisogno di far luce 😉 su quello che, di fatto, vi prelevano con le bollette “che sono le più basse del mercato” cercate un/una consulente seria, che ci metta la faccia, che venga a casa vostra a leggere insieme a voi le bollette, che vi risponda quando telefonate perché avete bisogno!

Mettetevi in contato con il mio consulentePEF@gmail.com che sa come farvi risparmiare.

Un esempio? Oltre a farvi “due conti” per vedere se, con la tecnologia (incentivata dallo Stato al 50% o al 65%) avete i requisiti per eliminare la spesa del gas, risparmiando sulle tariffe elettriche, il mio consulente PEF può farvi passare alla fornitura che applica il prezzo all’ingrosso sia su elettricità che su gas (PUN e PFORT).

COSTO ENERGIA ELETTRICA MATERIA ENERGIA
KWh HERA: 0,0779 cent.
PUN: F1 0,05773 cent. F2 0,05243 cent F£ 0,03917 che, volendo anche fare una media, fa 0,0498!

COSTO GAS MATERIA ENERGIA
smc HERA: 0,299€
PFORT: 0,168986€

Ora, non ve lo dobbiamo dire noi che quasi 3 cent/KWh e 0,13€/smc vogliono dire che, per un consumo medio annuo di 2900KWh e 800 smc , senza spendere in tecnologia, risparmiamo 87€/anno di energia elettrica e 104€ di gas!

Ovviamente la mia amica non vede l’ora di cambiare fornitore! Non solo: cambiare con un fornitore 100% green, che taglia le bollette scontandole con il “passaparola” .

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luce e gas: online o al telefono è uguale.

Riporto, da un recentissimo articolo, pubblicato su Affari Italiani, uno dei due “fatti” che sottopongo alla tua attenzione.

“Secondo l’analisi realizzata da Bain & Company con Google sui trend digitali del mondo dell’energia, un italiano su due sceglie il proprio fornitore di energia tramite canali online

Il secondo “fatto” lo prendo come spunto da questo articolo pubblicato da il Fatto Quotidiano.

Contratti stipulati al telefono senza avere idea delle condizioni imposte perché impossibile avere qualcosa di scritto. Prezzi bassissimi ma senza Iva e imposte di consumo e che possono impennarsi appena qualcosa va in minima parte diversamente dal preventivato

Quello che intendo mettere in evidenza è come ci sia un legame tra il #faidate nella scelta di una delle spese più importanti della gestione di una famiglia, dopo il mutuo e i debiti naturalmente, e l’insoddisfazione patologica che coinvolge la maggior parte degli utenti italiani.

Scegliere online si equivale, in pratica, a scegliere per telefono. Infatti, se avete scelto un contratto online molto difficilmente siete riusciti a sapere in anticipo tutti questi elementi:

  • a) costo della sola materia energia (€/kWh e €/smc)
  • b) costo fornitura (anche detto: quota mensile, quota cliente ecc.)
  • c) qualità dell’energia fornita

che sono gli unici elementi a distinguere un fornitore da un altro.

Non è colpa vostra, badate bene! E’ che l’unica informazione attendibile che potreste ricevere, in materia, è quella che di persona (perché così, se ci sono “problemi”, sapete dove andarlo a pescare!) potrebbe fornirvi un professionista del settore, e non

a) uno spot pubblicitario (pagato profumatamente da chi vi vuol rifilare qualcosa)

b) un/una sconosciuto/a che per telefono, spesso neppure tanto educatamente e in orari del piffero, vi racconta cose molto spesso assurde, tanto per farvi abboccare

c) un “comparatore” online, Dio ce ne scampi! Perché non solo non tiene conto dei reali parametri che compongono il vostro bisogno di energia. Non è nemmeno in grado di farvi notare se e dove ci sono sprechi recuperabili, e soprattutto E’ SPONSORIZZATO proprio da quelli che vi vogliono rifilare il prodotto. NON sono comparatori. SONO SPOT mascherati.

d) “notizie” di stampa e, peggio ancora, da associazioni di consumatori. Perché quel che noto, continuamente, è la parziale conoscenza di questo mercato. Quando va bene. Un esempio per tutti? Il “mercato tutelato” non lo è perché più economico. Ma nacque per dare un riferimento al mercato, con l’inizio della sua liberalizzazione.

Fa specie che, nonostante spot criptici sui social, campagne pubblicitarie del tutto fuorvianti, inesattezze e pochissima trasparenza delle “offerte” online

(provateci, a fare una comparazione online. E ditemi che non è sospetto che, prima di giungere ai risultati, vi vengano chiesti DATI SENSIBILI e che, una volta giunti al verdetto siano le compagnie sponsor nelle pagine web di quel portale a essere in graduatoria per essere scelte da voi),

associazioni per i consumatori continuino a stigmatizzare solo i pericoli dei “venditori porta a porta” che oramai non passano nemmeno più. Sono lontani i tempi nei quali un “enel sì” mandava i propri galoppini a suonare i campanelli, intimando ai malcapitati abitanti di “dover leggere le loro bollette, per controllare che non stessero spendendo troppo”. Oggi è molto, ma molto più semplice pescare tonni online! E, comunque, le multe continuamente comminate non frenano illeciti e non aiutano la trasparenza.

Quindi, concludendo, è normale che ci si trovi a conversare – sul tema luce e gas – con tre tipologie di consumatori. La prima: quello che si lamenta, e a ragione, perché online (o per telefono) gli avevano prospettato solo alcuni aspetti del contratto che andava a scegliere, omettendo costi e ricarichi.
La seconda: quella di chi ha preso la sola, ma se ne vergogna e cerca di far buon viso a cattivo gioco. Anzi, tante volte ti consiglia pure quella compagnia. Così, o sei esperto in materia, e vai a vedere constatando che non solo i costi sono alti (quando riesci a trovarli) ma che l’energia che ti vendono è prodotta un po’ col carbone, un po’ col petrolio e compensata con certificati. O finisci per entrare nel tunnel dell’insoddisfazione.

La terza tipologia è quella che sostengo: consumatori che – stanchi di cercare informazioni in rete, consapevoli che è una cosa (volutamente?) complicata, hanno scelto un/una consulente che opera nella loro zona. Così possono non solo scegliere energia davvero pulita! Possono (ed è questo ciò che fa davvero risparmiare migliaia di euro) avere un disegno concreto di quanto consumano, di quanto possono risparmiare con piccoli o medi interventi tecnologici, di quanti incentivi e sgravi fiscali possono usufruire, e – questo è il massimo – di come possono azzerare la propria bolletta.

Davanti alla possibilità di scegliere un operatore luce e gas mediocre e poco chiaro, preferire un faccia-a-faccia con qualcuno che può non solo farti risparmiare quei 30€/50€ all’anno sulle bollette, ma darti il pieno controllo dei tuoi consumi, con tutte le garanzie che meriti, a me pare cosa intelligente. A te no?

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Cosa ti impedisce di installare un fotovoltaico e tagliare le bollette?

Pannelli solare su casa.

Pannelli solari: nella foto un impianto da circa 3kWp

Negli anni, l’obiezione maggiore che ho raccolto da potenziali fruitori di fotovoltaico (proprietari del tetto, idoneo per dimensioni, inclinazione e orientamento) ha riguardato l’aspetto ECONOMICO.
Prima, con gli incentivi, il prezzo dell’impianto rappresentava l’ostacolo perché era effettivamente molto più alto di quanto non sia adesso, in quanto erano previsti bonus di anche parecchie centinaio di € / anno.
Quindi, nelle situazioni ottimali (spazio per 3 / 5 kWp, inclinazione 30° e orientamento SUD, SUD/OVEST) si facevano i conti della serva, e tra spesa per l’impianto, risparmio di energia elettrica, scambio sul posto e incentivi, ruscivano a scoprire un enorme risparmio.
Oggi, senza incentivi, i prezzi sono comunque diminuiti moltissimo. Con la stessa cifra pagata per un 2 kWp con optimizer 5 anni fa (5° conto energia) oggi si installa dai 3 kWp con optimizer E STORAGE (le batterie!) a 5 kWp!
TUTTAVIA, col fatto che “la tv non ne parla”, troppi utenti idonei rinunciano.
E il prezzo è sempre la prima obiezione. Nonostante NON si sia a conoscenza di cosa offra il mercato né di quali siano gli effettivi costi e ammortamenti.
Insomma, piacerebbe a tutti PAGARE MENO, fino a non pagare più le bollette.
MA sempre troppo pochi sono disposti a ragionarci sopra. Continua a leggere

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luce e gas: le offerte del piffero.

C’è un fatto: gli italiani tendono a informarsi con la TV, e di conseguenza le agenzie pubblicitarie migliori (le più scaltre), propongono campagne di marketing in maniera “informativa”.

Un esempio recente? ENI ha trasmesso uno spot in cui si diceva: “a breve non ci sarà più il mercato di maggior tutela, vieni con noi prima che sia troppo tardi” [riassumo il concetto] e, come per magia, il pubblico (i consumatori, anche quelli che commentano i social e votano, per dire) si sono “accorti” di qualcosa. Peccato che il cosiddetto “mercato tutelato” altro non sia che un gioco di parole, dove tutela è inteso come “trasparenza delle tariffe” E NON tariffe più conveniente. E che la fine della “maggior tutela” è prevista per il 30 giugno 2019.

Non ci credi? 🙂 Qui trovi le tariffe “di tutela” 😀

Continua a leggere

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luce e gas: quando vuoi sapere chi ti conviene ma…

Online ce ne sono ormai a decine, di siti che ti fan credere di poterti dare notizie utili a scegliere un fornitore di luce e gas PIU’ CONVENIENTE e più adatto ai tuoi consumi.
Eh! Come no! Ne abbiamo voluto usare uno, su tutti (stessa trafila, per ciascuno di questi) e questi sono i risultati.

COMINCIAMO! Innanzitutto, la prima richiesta, come se fosse necessaria per darti ciò che vai cercando: chi è il tuo attuale fornitore?

Ma che c’entra? Che te ne frega, sito che mi devi dare il nome di un fornitore che mi faccia risparmiare?

Nulla, c’entra nulla, anche perché ciascun venditore di luce e gas applica prezzi e costi DIVERSI a diversi clienti. In base a cosa? Mah! In base sicuramente alle proprie “politiche di marketing” e poi chissà, altre politiche aziendali…

Ma andiamo avanti con curiosità.

Chiedono IL COMUNE. Il Comune dove sorge l’immobile oggetto di fornitura? MA CHE C’ENTRA in quale Comune sia, visto che il prezzo di luce e di gas è nazionale? Tuttavia, a un utente distratto scapperà certo di indicarlo. E che sarà mai, no? Bene. Un altro dato inutile, ai fini della NOSTRA ricerca. Ma a qualcuno servirà se no perché chiederlo? Solo per riempire dello spazio web? E’ un’ipotesi anche questa, ma non perdiamo di vista il nostro obiettivo e continuiamo. Continua a leggere

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Fotovoltaico, sempre the best!

quadro-am-verdePianeta allo stremo, clima “impazzito”, ghiacciai in fiamme… C’è poco da scherzare!

Ma in tutto questo cosa possiamo fare?

Secondo alcuni esperti del settore #green è in forte crescita, tra gli italiani, la consapevolezza che sia necessario cambiare.

Se poi, come in questo caso, cambiare porta vantaggi immediati, riscontrabili, da subito, è ancora meglio.

#Fotovoltaico: 10 anni fa, un impianto fotovoltaico da 3 kWp “come si deve”, l’avete pagato dai 30 ai 35.000€. Oggi, con 12.000 € ci mettete anche le batterie!

“Ma allora ho fatto bene ad aspettare!” mi direte.

No, non credo proprio!
Considerando che, in 10 anni, con un fotovoltaico da 3 kWp in una zona dell’Italia centrale si saranno prodotti, grossomodo, 40.000 kWh.
Dei quali si sarà utilizzato un 60% risparmiando quindi un 8.000€.
Considerando è sono stati incassati, come incentivi dal GSE, 0,445 € per ogni kWh prodotto e autoconsumato, circa 11.000€. Continua a leggere

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Gas in casa: costoso e pericoloso.

Già! Pericoloso. Ci pensi? Le statistiche sugli incidenti domestici indicano la pericolosità del gas al secondo posto, dopo gli incendi. Che ne sono in parte anche una conseguenza.

“Fra le peggiori insidie che possono aggredire la nostra casa, quella del gas rappresenta senza dubbio la maggior fonte di pericolo d’incendio e di esplosione. Il gas che utilizziamo in famiglia – per i fornelli o per il riscaldamento autonomo – sia che provenga dalla rete di distribuzione in città, che dalle bombole – all’origine non ha alcun odore. Questo subdolo elemento di morte, impalpabile, invisibile, estremamente volatile, quando fuoriesce, comincia ad adagiarsi sul pavimento per diffondersi a poco nell’aria circostante. Raggiunta la concentrazione giusta, una volta che si è miscelato con l’ossigeno presente nell’aria, alla prima scintilla (o anche in prossimità di una fonte di calore) si incendia ed esplode come una bomba.” [rif.]

crollo per esplosione caldaia“Il METANO è un gas naturale che viene estratto dal sottosuolo e distribuito tramite le condotte cittadine, passando per un contatore installato all’esterno dell’abitazione.”
E di cui, aggiungo, potremmo tranquillamente fare a meno!

Perché, allora, continuano a costruire case con impianti di riscaldamento a gas?
Perché si spendono soldi, a palate, per mantenere accese caldaie e fornelli a gas?
Ma, soprattutto, perché la gente continua a foraggiare le (pericolose) estrazioni di gas, le (costose) installazioni di gas, le manutenzioni e le bollette del gas, invece di pretendere di abitare in case più sicure e più convenienti?caldaia esplosa

Principalmente perché la gente NON SA CHE SI PUO’ VIVERE MEGLIO senza il gas!
Lo dico per esperienza diretta; quando introduco l’argomento con cittadine e cittadini esasperati dalle spese delle bollette, vedo spessissimo sguardi attoniti e mi sento chiedere: “Ma, scusi, come facciamo col riscaldamento e con l’acqua calda?”

Perché la gente è impegnata in altre professioni che non la mia, o quella di un impiantista, o di un costruttore o di un fontaniere! Giustamente. E purtroppo consulenti, impiantisti, costruttori o fontanieri aggiornati ce ne sono ancora troppo pochi!

contatore_gas_piombatoMa, se fosse possibile e conveniente CHIUDERE L’UTENZA DEL GAS, tu saresti disposta/o a farlo? Se fosse possibile, nella tua casa, adesso, togliere per sempre la spesa di … (quanto spendi, all’anno, di gas? Togliti la curiosità, vai a prendere la bolletta e fai il conto di quanto ti è costato nell’ultimo anno) quanto? 1000€? 2000€?

“Ah, ma io c’ho il teleriscaldamento!” mi dicono, talvolta. Rispondo; “Ok! Era una buona idea, 20 anni fa! Oggi non proprio, visto quello che costa un centralizzato, pur anche con il contacalorie.” E che comunque vi è costato quei 500€ ad appartamento, grossomodo. Anche in questo caso, please! Fare i conti delle ultime rate condominiali pagate! Più quelle del gas per l’acqua calda d’estate e per i fornelli. In questo caso suggerisco almeno il passaggio a un fornitore onesto. E comunque, la sostituzione del boiler con una pompa di calore.

Ma veniamo al sodo.
Per riscaldare gli ambienti OGGI si possono usare le pompe di calore aria-aria o a irraggiamento. Vuoi i nomi? Te li cito direttamente dal catalogo PEF Zero Bollette: AERMEC aria aria oppure DAIKIN nexura (come termosifone) che fa da irragiamento e non splitta solo l’aria calda e che può prendere fisicamente il posto dei termosifoni.

Per scaldare l’acqua con l’elettricità, OGGI si usano le pompe di calore. Del tutto simili ai vecchi boiler MA (e scusa se è poco) con consumi ridotti a un quinto. Proprio perché per scaldare l’acqua non usano la serpentina, la resistenza elettrica MA la pompa di calore che, basandosi sui principi della termodinamica, “ruba” il calore circostante trasmettendolo all’acqua. Sempre dal catalogo PEF Zero Bollette, cito la CRONOTERM, il meglio sul mercato, capace di trasformare 1 kWh di corrente prelevata in 4 kWh di potenza termica!

Per cucinare (l’ho lasciato per ultimo di proposito) OGGI già si usano I FORNI ELETTRICI (se hai messo insieme un po’ di anni dovresti ricordarti che 30 anni fa andavano ancora per la maggiore i forni a gas, e che piano piano sono stati sostituiti dai più pratici, comodi, economici forni elettrici (ventilati, multifunzione ecc.).
E i fornelli?

piano-induzioneI fornelli a gas sono sostituibili con i piani cottura a induzione: più belli, più facilmente lavabili, più sicuri e più performanti.

“Ah! Ma mi hanno detto che poi devo cambiare tutti i miei tegami!” mi sento obiettare, qualche volta.

E io: “Chi gliel’ha detto? Su quali basi ha formulato questa ipotesi? Ritiene chi glielo ha detto un esperto nel settore?” e poi sorrido, spiegando che la cottura a induzione funziona SI’ se il recipiente ha il fondo in metallo (in verità c’è anche chi obietta sostenendo che non vorrebbe mai esporsi al campo elettromagnetico, mentre cucina. Ma di solito queste persone me lo dicono mentre tengono il cellulare nel taschino, sul cuore o sui genitali… e magari ci fanno pure giocare i nipotini, così lascio dire) ma che, per sapere quale tegame tenere e quale no, è sufficiente una calamita. Che oggi molti tegami sono idonei anche per l’induzione, e che esistono pure delle piastre in grado di far usare anche quelli non idonei.

Infine, in bagno, lo scalda salviette termo-arredo: un po’ di tepore e asciugamani sempre asciutti!

“Quindi, mi sta proponendo di togliere la spesa del gas e di aumentare i consumi elettrici? Ma l’ha vista l’ultima bolletta elettrica?” Quando siamo a questo punto della chiacchierata si capisce che è venuta voglia di chiuderlo, quel maledetto contatore!!!

“Con la Nuova Riforma Tariffaria, in vigore già dall’anno passato, i #COSTIFISSI sono applicati NON più proporzionalmente sui consumi (più kWh consumati, più costi fissi da pagare) bensì A CONTATORE. Quindi, che tu abbia un contatore da 3 kW di potenza o un contatore da 6 kW di potenza, PAGHI IL MEDESIMO COSTO FISSO.” [rif.]

Questa è la risposta. Per come stanno le cose, O ELIMINI LA SPESA DEL GAS, incrementando il consumo di corrente elettrica, sì da pagarla meno (per un contatore da 6 kW con la nuova riforma, le spese fisse sono passate da oltre 1800€/anno a €900/anno!) O ti rassegni a sostenere una rata crescente, come fosse un mutuo. A fondo perduto, visto che per come disperdono gli edifici il riscaldamento se ne va per buona parte e che quando farà caldo dovrai comunque trovare una soluzione per rinfrescare l’aria.

Nel primo caso invece devi investire un po’ di denaro subito; che però detrai al 65% dall’IRPEF, che però ti blocca per sempre l’emorragia della bolletta del gas, che aumenta il valore del tuo immobile e che ti fa vivere meglio e più sicuro.

Se la lettura di queste righe ti ha mosso curiosità, suggerisco di contattare il consulente Progetto Energia Futura consulentePEF@gmail.com (che ci ha fornito parte delle informazioni di base che hai letto).

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SMART luce e gas: quando fidarsi è meglio.

Durante i contatti mattutini (il lunedì è giorno di programmazione, nella mia attività. Devo assolutamente organizzarmi la settimana, perché tra clienti, lavoro, prole, famiglia E tempo per me, altrimenti, non ne esco viva 🙂 ) è nuovamente emerso quel diffuso senso di diffidenza che, haimè! nel nostro Paese particolarmente, è praticato e, doppio haimè! più che giustificato. Parlo di bollette di luce e di gas.

E lo dico, in primo luogo, da cittadina che solo grazie a FORMAZIONE CONTINUA, informazione, etica, ostinazione, senso civico talvolta esagerato ha potuto sempre avere sotto controllo la situazione. E’ comunque FATICOSO, e un po’ per carattere e un po’ per la mia attività professionale, da sempre sono stata agevolata. Fatica sì, ma comunque a scopo ANCHE professionale. Multe sbagliate, addebiti sbagliati, documenti non veritieri, contratti non richiesti, tariffe non rispettate. E’ successo anche a me. E, forse anche grazie alla mia PEC da giornalista, ho sempre ottenuto risposte e giustizia.

photovoltaico

Dunque, proprio da cittadina prima, e da fautrice di consapevolezza e di cammini efficaci di crescita personale, di partecipazione, di cittadinanza attiva poi, capisco quando una persona (sia che abbia con me un rapporto di conoscenza, di amicizia o anche che sia un nuovo contatto) mi dice:

“Eh! Sì, hai ragione, ma…” Dopo che si è arrivate a parlare di RISPARMIO ENERGETICO, della possibilità DI TAGLIARE LE BOLLETTE, di stare meglio e di non sprecare più denari.

E’ un MA spontaneo, non personale. Lo capisco, perché la quotidianità insegna: fatta la legge trovato l’inganno, E chi ha potere le leggi le fa per sè. Purtroppo è così, non TUTTO così MA “abbastanza troppo”, lo è.
Per esempio, tornando a questioni più pratiche, siete d’accordo con me che LA RIFORMA DELLE TARIFFE ELETTRICHE avviata in Italia nel 2014 e in itinere, fino alla sua completa attuazione nel 2018, NON E’ STATA argomento di grande dibattito, nei talk show (i più seguiti canali informativi del nostro Paese, per la maggior parte della popolazione)? Continua a leggere

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Luce e gas: come salvarsi?

bolletta-gasNon tutti (eufemismo! In realtà pochissime persone) lo sanno: dal 1° gennaio 2017 è entrata in vigore quella parte della riforma energetica italiana (riforma tariffe elettriche) per la quale PIU’ CONSUMI ENERGIA ELETTRICA e MENO SPENDI!

A conti fatti, quando la riforma sarà ultimata, l’82% delle famiglie italiane spenderà un po’ di più.
(QualEnergia)

Proprio così! Sembra una pazzia, vero? In realtà LA PAZZIA E’ NON RENDERNE EDOTTA LA POPOLAZIONE! Questa è la vera pazzia, il vero imbroglio. Perché se non lo sapete, continuerete a subire aumenti SPAVENTOSI rassegnandovi a consumare sempre di meno, MA OVVIAMENTE OTTENENDO L’EFFETTO CONTRARIO!

Non vi voglio raccontare la riforma, ora. Se desiderate informarvi, la potete trovare con cronistoria e tabelle anche qui.  Ciò di cui intendo iniziare a informarvi è che, grazie a questa riforma tariffaria, IL GAS DIVERRA’ IL VERO NEMICO DELL’ECONOMIA personale/familiare. Infatti se controllate la vostra ultima bolletta, con quella dell’anno precedente, vi accorgerete dell’aumento spaventoso. Appunto.

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Impianto solare, impianto fotovoltaico, pompe di calore per AcS e riscaldare, luce e gas low cost, efficientamento green

facebook-mi-piace-200Questo blog è collegato con la pagina Facebook @consulentePEF

E, cliccando su MI PIACE rimarrete aggiornati su casi particolari, normative, incentivi, occasioni di risparmio certo e azzeramento delle bollette… Da non perdere!

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FOTOVOLTAICO IN ITALIA: la dimostrazione che CONVIENE

Ricevo, tra le tante email 🙂 che quotidianamente leggo, quella di un’azienda agricola biologica italiana.

Incollo qui di seguito un brano della loro e-mail (l’Azienda è Torre Colombaia):

“S.Biagio della Valle (PG), 14.08.2011

Cari amici di Torre Colombaia,
anche quest’anno una lettera di informativa,

Come vedete l’inflazione sta ripartendo. Ma – data la situazione di bilancio difficoltosa per molte famiglie italiane (compresi i consumatori bio) – abbiamo deciso di non aumentare i prezzi:
non perche’ siamo missionari e votati al sacrificio, ma perche‘ dal 21 aprile abbiamo allacciato un impianto fotovoltaico di 178 kw (interamente finanziato con mutuo della Banca Etica), che ci permette [continua a leggere sul nuovo blog!]

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Fotovoltaico vincente: Casi Reali/1

Pannelli solare su casa.

Pannelli solari: nella foto un impianto da circa 3kWp

Cominciamo i racconti di vita reale, proprio nel settore del fotovoltaico.

Questa è la storia di una signora di 65 anni, vedova e con due figli. Entrambi (un maschio e una femmina) hanno messo su famiglia e così la signora Rosa (nome di fantasia, ça va sans dire!) ha due nipoti di 12 e 18 anni e due nipotine di 3 e 12.

Siccome abita abbastanza vicino ai suoi figli, [continua a leggere sul nuovo blog!]

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Superbonus 110% facciamo un esempio di come funziona

Come per tutte le novità che salgono agli onori delle cronache (altrimenti muti! Nessuno sa nulla, per esempio, della Riforma delle Tariffe Elettriche), il superbonus, il bonus del 110% che lo Stato riconosce a chi efficienta il proprio immobile è da alcuni mesi sulla bocca di tutti.

Declinato nelle più bizzarre interpretazioni. Fidatevi, è così.

Allora, vediamo di fare il punto, concretamente, su come e cosa potete fare, e se veramente è gratis.

Innanzitutto, suggeriamo la visione di questa pagina, per via dei numerosi dettagli che mette in luce.

Poi, cominciamo con un esempio pratico, molto comune.

Edificio unifamiliare, in schiera, con ingresso indipendente, prima casa e unico proprietario.
Potrebbe essere anche seconda casa con più proprietari, ma vogliamo fare esempi lineari, perché ora andremo a parlare DI SOLDI!

Abbiamo definito l’immobile in esempio. Ora definiamo gli interventi che permetto al suo proprietario di efficientare energeticamente, col bonus 110%.

  • l’immobile è riscaldato con caldaia a metano. ELIMINIAMO la caldaia a combustione, sostituendola con POMPA DI CALORE senza dover intervenire sui radiatori.
    Trattandosi di intervento TRAINANTE, passiamo a un altro intervento molto importante, per efficientare:
  • il tetto dell’immobile può ospitare un impianto FOTOVOLTAICO da 5 KWp . Siccome è un intervento TRAINATO, questo impianto, anziché beneficiare del 50% di sgravio fiscale in 10 anni, si potrà installare con il 110%. Ulteriore passo per il giusto clima della casa, per la riduzione degli sprechi termici è quello che vede la
  • sostituzione DEGLI INFISSI con infissi basso emissivi. Altro intervento TRAINATO, dunque dentro al 110%.
  • A questo punto, diciamo pure che il fotovoltaico lo vogliamo BUONO, EFFICIENTE (quindi con l’optimizer) e con le BATTERIE (storage) così l’energia elettrica che alimenta la pompa di calore, comunque performante e decisamente conveniente rispetto alla resa e ai costi della caldaia a gas, la autoproduciamo per tutto il possibile.

Diciamo che questi interventi, coperti dal superbonus, abbiano un valore di 50.000€.

Il proprietario dell’immobile in esempio ha alcune possibile scelte. Sia per l’esecuzione dei lavori che per la gestione del denaro.

ASPETTO ECONOMICO

Il proprietario ha disponibili i 50.000€ in preventivo ed è fiscalmente capiente. Siccome lo sconto fiscale gli porterà indietro un totale di 55.000€ in 5 anni (sconto diretto sulle tasse da pagare di 11.000€ ogni anno per 5 anni consecutivi) paga (anche le parcelle per tecnico e commercialista rientrano nel 110%, diciamo che sono già comprese nei 50.000€ di cui sopra). Avrà guadagnato 1.000€/anno in più rispetto a quanto ha speso, per i prossimi 5 anni.

Il proprietario NON ha 50.000€ da investire o non è capiente.
Può comunque CEDERE il credito d’imposta pari a 55.000€. O a chi gli fa i lavori, se si tratta di una azienda grossa strutturata per questo. Oppure lo cede a una banca.

ASPETTO OPERATIVO

Per realizzare i lavori, con tutti I CARISMI INDISPENSABILI affinché sia possibile cedere il credito,

  1. Si rivolge al proprio tecnico e al proprio commercialista, li incarica di realizzare – il primo – questi interventi e – il secondo – tutte le operazioni necessarie per l’accesso al “cassetto fiscale”. Avrà a che fare che diverse ditte (per la caldaia, per gli infissi, per il fotovoltaico) che dovranno eseguire a regola d’arte, con tutte le certificazioni necessarie. Da ciascuna dovrà ottenere le certificazioni e documentazioni necessarie per ottenere il bonus.
    a) Anticipando la spesa. Che poi gli sarà riconosciuta in sconto fiscale.
    b) Presentando ogni tipo di documentazione richiesta dalla banca che gli fa le condizioni migliori e che, quindi, ha dovuto ricercare. Così che dovrà pagare solo il tasso d’interesse sul prestito ponte / scoperto che gli verrà aperto (con il 30% dell’ammontare dei lavori, per cominciare).
  2. Si rivolge a una ESCo in grado di fare TUTTI i lavori, fornire tutta la documentazione, ogni garanzia, che
    a) gli fornirà la documentazione completa da presentare in banca, per cedere il credito fiscale. In questo modo otterrà dalla Banca il 100% della spesa documentata, e in base alle richieste della Banca consegnerà il 10% (o meno) in eccedenza, come remunerazione alla banca, pagando gli interessi per il prestito ponte che durerà al massimo sei mesi.
    b) dietro compenso variabile, a seconda del servizio e delle garanzie sui lavori offerti, cederà tutto il credito alla ESCo, SENZA DOVERSI OCCUPARE DI NULLA. Né di documenti, né reperire aziende e installatori, tecnici, commercialisti. Nulla.

Dunque, CHI HA I REQUISITI per accedere al 110% e sa gestire i propri affari, deve assolutamente chiedere A CHI HA ESPERIENZA E OFFRE GARANZIE lo studio di fattibilità.

Che non è altro che la dovuta ricerca (Legge 10, Conformità Urbanistica, verifica tecnica e tecnologica) della sussistenza dei requisiti.

Perché non chiedere quindi un appuntamento telefonico, per cominciare a ragionarci su?

Compilando il modulo qui sotto, inviate la richiesta di ESSERE CONTATTATI TELEFONICAMENTE UN DETERMINATO GIORNO (da inserire) a una determinata ORA (da inserire).
Nello spazio NOTE potete altresì indicare particolarità del vostro immobile.

Orario(obbligatorio)

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The new world of green energy

Il titolo serve solo per sottolineare come stia crescendo l’utilizzo di termini come #greeneconomy #neweconomy  #energiapulita e compagnia cantante. E’ un fatto.

Nonostante la popolazione continui colpevolmente a ignorare che le proprie – piccole – ripetute – azioni quotidiane possano peggiorare la situazione climatica, o migliorarla,
il MERCATO più grande mai visto, quello dell’energia appunto, forte di una convergenza di fattori (lobby del petrolio, limitatezze imprenditoriali, ignoranza endemica di cittadini, istituzioni E associazioni di consumatori purtroppo, inquinamento, tornadi, catastrofi ambientali, immigrazione, crisi economica, disoccupazione ecc.) cresce, cresce, cresce sfruttando parole che hanno bisogno di essere riempite di significati più chiari, più concreti.

La mia opinione è confortata da ben 8 anni di collaborazione felice con la prima organizzazione che, in Italia, si è preoccupata di intervenire sistemicamente per risolvere i problemi legati alle EMISSIONI INQUINANTI, al BISOGNO DI PRODURRE ENERGIA PULITA e non ultimo al BISOGNO DI RISPARMIARE denaro, di famiglie ed aziende italiane.

Pertanto riesco a tradurre facilmente sia offerte di luce e gas (in Italia provengono da più di 500 soggetti), sia offerte di lavoro nel settore della green economy. Anche se, quel che “leggo”, spesso mi dispiace.

Ne ha già parlato la Pubblicista di Voghera 😉 in altri post (anche su Realistica per esempio) di quanto dilaghi il marketing d’assalto.

Balle, palle clamorose dette da addetti al call center di turno, pur di agganciare l’interlocutore stremato ma educato, che interrotto all’ora di cena ancora non se la sente di metter giù la chiamata. Balle espresse giocando con le parole, costruendo frasi abilmente vaghe tuttavia evocative di grandi vantaggi. Con immagini, insomma, facendo pubblicità al limite della decenza.

Purtroppo, le balle, son facili da raccontare, quando non ti vedono in faccia. O quando, una volta visto in faccia, scompari dalla zona. Per sempre.
E’ facile trarre in inganno quando l’argomento è poco conosciuto.

Ma con un mercato così in fermento, con le telefonate inopportune che davvero non sopporta più nessuno, anche un altro fenomeno cresce: l’esercito di reclutati (da reclutatori, ovviamente).

Io stessa ricevo, dai vari social, parecchi inviti a “conoscere opportunità di lavoro” nel mio settore. Aabbastanza ovvio, visto che è questo il mio profilo. 

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Fotovoltaico sul tetto di casa: ecco il perché sì!

Ore 14:30 di un giorno di piena estate (oggi, 3 luglio), fa CALDO e soprattutto, a poche centinaia di metri dalla spiaggia, C’E’ UMIDITA’. Tanta umidità (ieri, in tre ore, la macchina clima mi ha accumulato quasi 5 litri d’acqua!).

Una villetta, una famiglia di 4 persone. Un tetto orientato Sud-Sud Ovest con impianto fotovoltaico piccino, un contatore da 3 Kwp e 1) clima acceso nelle stanze al 1° e 2° piano, clima acceso in soggiorno E asciugatrice A+ in funzione. Assorbimento tot. (vedi foto 1) 4,59 kWh

foto 1

(già, non scatta il contatore da 3 kWp perché il fotovoltaico sta producendo – vedi foto 2 – 1,331 kWh) e mi godo il fresco, mentre il bucato si asciuga.

foto 2 

Conosco chi il clima, d’estate, lo accende poco e solo di sera, per risparmiare.

Noi, che abbiamo il fotovoltaico, pompiamo i climatizzatori quando fa caldo 🙂 perché è proprio quello il momento in cui abbiamo a disposizione più energia elettrica.

Davvero, non si capisce come mai non ci siano TUTTI I TETTI ITALIANI ricoperti da pannelli.

SE possiedi un tetto, SE hai un’esposizione NON a NORD, SE sai fare i conti, leggi qui chi potresti contattare per avere una buona consulenza gratuita, e iniziare a prendere il massimo dal sole, pagando il minimo (grazie agli sgravi fiscali e agli incentivi ancora disponibili) e con ZERO pensieri.

@consulentepef per Realistica.

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Tu che servizio preferisci?

Anteprima PEF POWER magazine n4TU COSA PREFERISCI?
Il mercato libero di luce e gas, ve ne sarete accorti ormai, è una ragnatela di proposte, offerte, telefonate inopportune, telefonisti impreparati, marketing, pubblicità, scontistica e tariffe incomprensibili.

Tuttavia, se vi siete rimboccati le maniche, e avete studiato la situazione, non vi sarà sfuggito che i prezzi si attestano tutti su di un certo livello (con differenze comprese mediamente tra 1 e 3 cent./kWh – e 5/8 cent/smc, che comunque su consumi consistenti fanno un bel po’di soldi in più o in meno).

Chi applica il proprio costo per la gestione della bolletta con una quota mensile, chi lo propone annuo, chi addirittura stabilisce questo compenso a cent / kWh. Anche con questa voce di spesa si viaggia dai 2 ai 9 euro / mese (che in un anno rappresentano una differenza tra 24€ e 108€!).

Ma la VERA differenza, a detta dei consumatori stessi, non la fanno tanto il risparmio o la comprensione dei costi, quanto LA SICUREZZA.

E di certo non la danno, la sicurezza, i contratti fatti online, o per telefono. Men che meno la richiesta di invii di documenti online solo per “un preventivo”.

Sbuggerati ormai anche i siti di “comparazione” online, perché basano le proprie risposte su dati aleatori richiesti agli ignari utenti, e propongono solo “offerte” dei propri inserzionisti.

E’ la sicurezza di una persona con la quale potete parlare, il/la professionista, preparata, certificata, che rappresenta una Società seria, a fare la differenza.
Capace di analizzare seriamente le vostre bollette, di persona, facendovi le domande giuste, pertinenti e rivelatrici del vostro consumo.
Professionisti che lavorano grazie al passaparola, mettendoci faccia e documento, non tristi prezzolati che devono rifilarvi a ogni costo qualcosa, poi tanti saluti.

Fortunatamente c’è PEF POWER: pef power attestatoè l’unica società italiana a darvi la sicurezza di un consulente a vostra disposizione. Un/una professionista che vive dove vivete voi, che può venire da voi, a casa o in azienda, e così darvi subito un parere su come smettere di spendere tanto, e quali interventi sono incentivati dalla Legge.
OLTRE a portarvi luce e gas a prezzi d’ingrosso, e a permettere l’energy back per ridurre facilmente quello che dovete pagare in bolletta.

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